Quattro generazioni a confronto su presente e futuro

Oggi, nonni, genitori, figli e nipoti sono accomunati da un forte senso di incertezza, in misura maggiore dai 25 anni in su, meno i GenZ, Molto preoccupati per l’attuale instabilità economica e sociale, i timori emergono ancora di più quando si parla delle ripercussioni future dell’attuale situazione generale. Posizione condivisa da tutte le generazioni, ma più marcata tra GenZ e Boomers.
Tra i temi prioritari, per tutte le generazioni al primo posto c’è il costo della vita (63%), al secondo il sistema sanitario (57%), poi ambiente, società e governance (56%). Emerge da uno studio realizzato da Bva Doxa per Invesco, che ha coinvolto quattro generazioni, Boomers (56-67 anni), GenerazioneX (35-55 anni), Millennials (25-34 anni) e GenZ (18-24 anni) per metterle a confronto sui temi chiave del presente e del futuro.

Salute e reddito ai primi posti per tutti

Nella classifica di quanto ritenuto più importante, la salute è al primo posto per tutte le generazioni, seguita dall’avere un reddito sufficiente per le proprie esigenze (GenX e Boomers) e dall’equilibrio tra vita professionale e privata (Millennials e GenZ). La sostenibilità rimane per tutti un valore importante. Che il futuro del pianeta dipenda da scelte sostenibili, nessuno lo nega. Tutti d’accordo che intervenire sarà vitale, ma serpeggiano demotivazione e disillusione, in quanto i comportamenti del singolo vengono percepiti come insufficienti. Il compito spetta ai ‘massimi sistemi’: Governi, industrie, la Legge. Solo la GenZ vuole essere coprotagonista.

GenZ più soddisfatti di società e istituzioni

Le istituzioni in genere non godono di grande stima da parte degli intervistati, che considerano famiglia e amici molto più importanti e appaganti, mentre il maggiore scontento si registra verso lavoro/studio, la società, il ruolo delle aziende private e lo Stato italiano, all’ultimo posto.
A sorpresa, i più soddisfatti di società/istituzioni sono i GenZ. La mancanza di fiducia coinvolge anche le istituzioni finanziarie. La materia finanziaria resta lacunosa, distante e acuisce il senso di smarrimento, facendo sentire gli intervistati indecisi, vulnerabili e fragili.

Rinuncia per i Boomers è ormai una parola svuotata

Ma qual è il legame tra presente e futuro? I concetti di oggi e domani sono strettamente correlati: allo standard di vita presente non si vuole rinunciare, e quello che un tempo era ‘superfluo’ ora è parte integrante della quotidianità. L’idea di sacrificio e rinuncia quasi scompare dal vocabolario, anche per i genitori. E per i Boomers è ormai una parola antica e svuotata. Il futuro è fatto di obiettivi definiti e non troppo lontani e viene identificato nel breve termine (7 anni). Per quanto riguarda il progresso e la dimensione digitale, l’atteggiamento di tutte le generazioni è aperto, senza particolari resistenze ideologiche. In particolare, apprezzano l’Intelligenza artificiale, ma si dimostrano ancora incerte sul Metaverso.