Shopping online: a Natale attenzione alla “truffa del pacco”

Lo shopping online espone con maggiore probabilità al pericolo di frode. Un pericolo che non termina con il completamento dell’acquisto: anche la fase della consegna dei beni acquistati può costituire terreno fertile per i truffatori. Si tratta della cosiddetta “truffa del pacco”, una forma di phishing via email, o smishing via SMS.

Secondo i dati raccolti dalla banca online N26, per gli acquisti pre-natalizi gli italiani sceglieranno di acquistare principalmente sul web. Ma già durante il Black Friday 2023 lo shopping online ha registrato un aumento della spesa media del +20% rispetto al 2022, mentre la spesa nei negozi fisici è diminuita dell’11%.

SMS o email sono esche per rubare dati

Il meccanismo è semplice: una email o un SMS comunicano problemi con la consegna, o più semplicemente, è richiesta un’attività da parte del destinatario, come cliccare un link o comunicare informazioni personali e credenziali della carta di credito.
Il successo di questa truffa è proprio la credibilità. Con il picco di ordini online durante il periodo pre-natalizio, è facile credere che possa nascere un problema con la consegna.
Il team Trust & Safety di N26 condivide, quindi, quattro consigli, semplici e fondamentali, da seguire in caso di messaggi o email sospetti da parte di sedicenti servizi di corrieri, per poter completare l’esperienza di shopping online senza preoccupazioni.

I consigli per riconoscere sedicenti corrieri

Anzitutto, osservare la formattazione del testo della mail o del messaggio ricevuto. Spesso i messaggi di phishing contengono formattazioni imprecise, errori di grammatica, una strana impaginazione o mancano di un indirizzo personalizzato.
Esaminare attentamente anche l’indirizzo email del mittente: i truffatori spesso usano indirizzi contraffatti, non coerenti con l’identità dell’azienda dichiarata.

Diffidare di numeri di telefono sconosciuti

Controllare poi il numero del mittente dell’SMS. Molte volte i messaggi di truffa sono inviati da numeri ‘sconosciuti’ o a cifre irregolari, che non corrispondono a quello ufficiale dell’azienda dichiarata. E fare attenzione al linguaggio dell’SMS/email.

I truffatori utilizzano un linguaggio coercitivo o urgente per spingere le vittime ad agire rapidamente e d’impulso.
Per evitare brutte sorprese, dunque, di fronte a email e SMS dubbi, e prima di rilasciare informazioni personali o relative alla carta di credito, il consiglio migliore rimane quello di mettersi in contatto con la propria banca.