Slow shopping, la nuova tendenza è acquistare lento 

Se la logica del fast shopping è quella dell’iperproduzione e dell’iperconsumo, a basso costo e bassa qualità, lo slow shopping privilegia la qualità e la durata, tenendo conto del tempo della lavorazione del prodotto, del lavoro che ci sta dietro e del fatto che ci accompagnerà a lungo perché utile e funzionale. È un concetto di consumo che implica un cambiamento nella scala di valori e atteggiamenti, sia dal punto di vista della sostenibilità sia dello sviluppo economico e del progresso sociale. Lo shopping lento può eliminare l’acquisto impulsivo e può aiutare i consumatori a decidere se c’è davvero bisogno di acquistare un determinato prodotto o meno. Ma significa anche tempi lenti di acquisto, senza ansie da accaparramento, e senza essere condizionati dalle offerte promozionali.

Tornano in auge le vendite porta a porta

Insomma, qualità, esclusività e sostenibilità sono i fattori che vale la pena considerare al momento di decidere il prossimo acquisto. Questo potrebbe spiegare anche la fortuna delle vendite dirette porta a porta, che anche in tempi di pandemia sono andate a gonfie vele. L’appuntamento con il venditore non necessariamente è finalizzato all’acquisto immediato, è altamente personalizzabile e ha un valore di contatto umano prezioso. Ma lo slow shopping è anche parente dell’evoluzione degli acquisti in chiave esperienziale: vedere come l’agente porta a porta sta rinnovando il materasso nella dimostrazione di pulizia a fondo, o come nel party plan (vendita per riunioni) si realizzi una cena gourmet con un robot da cucina, sono appunto esperienze.

Al servizio di chi ha difficoltà

In Gran Bretagna slow shopping è anche un movimento che “si rivolge a chiunque abbia bisogno di più tempo per pensare durante gli acquisti”. In pratica, si tratta di in servizio per accompagnare clienti disabili, anziani o persone che potrebbero non essere abili nella lettura. Lo ha fondato Katherine Vero, dopo aver visto cosa accadeva alla sua mamma anziana mentre faceva acquisti: dimenticava il pin della carta di credito o non ricordava bene cosa le serviva. Da lì l’idea di una rete di aiuto, perché gli acquisti non divengano un’esperienza problematica.

Videoconsulenza o sevizio a domicilio

Shopping lento significa anche che i clienti devono godersi l’esperienza prima di acquistare qualsiasi prodotto, specie se costa un bel po’ ed è destinato a durare per anni. Un’idea anche di alcuni marchi di abbigliamento, come Lanieri, ad esempio, che realizza abiti su misura da uomo con videoconsulenze: si prenota un appuntamento virtuale in compagnia di uno style advisor, si scoprono i prodotti e si crea il capo su misura che poi viene recapitato a casa. Offre invece servizio a domicilio nelle principali città d’Europa, riporta Ansa, la sartoria veronese DeLuca, mentre Suitable a Milano oltre a tessuti pregiati utilizza lo scanner 3d per costruire il fit perfetto. Sono poi consulenze a domicilio quelle di arredatori e plant designer che progettano spazi verdi indoor e outdoor, mentre i wellness designer di Perdormire guidano online il live shopping.