Nel new normal serve una cultura aziendale solida e inclusiva

Con la pandemia si sono affermate le nuove forme di lavoro a distanza, che con il ritorno alla normalità non verranno abbandonate, o almeno non del tutto. Ma per poterne mantenere l’efficacia è necessaria una solida, e inclusiva, cultura aziendale. Nel new normal le aziende stanno pensando a nuovi modi di lavorare e a un ritorno sicuro all’interno dell’ufficio. Ma per i dipendenti italiani è necessaria maggior comunicazione all’interno dell’azienda, solo così si potrà avviare con successo una modalità di lavoro ibrida tra smart working e lavoro in presenza. È quanto emerge dalla ricerca Workforce of the Future, condotta da Cisco, che evidenzia come nonostante molti lavoratori da remoto si sentano responsabilizzati, c’è ancora una minoranza preoccupata di essere abbandonata.

Metà dei dipendenti a distanza crede che i propri risultati siano trascurati

Secondo la ricerca, nel nuovo scenario lavorativo, l’83% dei dipendenti ritiene che i dirigenti debbano comunicare di più. Inoltre, un lavoratore su sei non si sente sicuro di poter svolgere il proprio lavoro da casa senza un’ampia supervisione. E mentre la metà dei dipendenti si sente apprezzata, l’altra metà crede che i propri risultati siano trascurati. Inoltre, il 45% teme che non sedere vicino al proprio manager avrà un impatto sui suoi obiettivi di carriera. Motivo per cui, “una leadership comunicativa – spiega lo studio – sarà fondamentale per superare la sfida della vicinanza, oltre a mantenere un senso di stabilità e autonomia”.

Formazione e sviluppo delle competenze restano in primo piano per i lavoratori

In questo scenario la formazione e lo sviluppo delle competenze restano in primo piano per i lavoratori italiani. L’84% chiede che i dirigenti aziendali diano priorità alla formazione su tecnologie e competenze digitali, riporta Ansa, con il 59% che si dichiara preoccupato poiché ritiene che la situazione non migliorerà nella nuova normalità.

“Nel lavorare da casa, dall’ufficio o da qualunque altro luogo, dobbiamo sempre essere inclusivi, portando tutti con noi in questo nuovo ‘workplace’ ibrido”, afferma Enrico Miolo di Cisco Italia.

La tecnologia e le piattaforme di collaborazione giocano “un ruolo fondamentale nel garantire che le persone e i team distribuiti si sentano connessi”, aggiunge Miolo.

Dotare i dipendenti di strumenti adeguati per connettersi e collaborare

La pandemia ha cambiato per sempre il modo in cui si lavora, con i dipendenti che ora vogliono una maggiore libertà e possibilità di scegliere dove e quando lavorare. Man mano che le aziende definiscono i loro modelli di lavoro ibrido, si trovano a dover implementare soluzioni su misura a lungo termine che trasformino veramente le esperienze dei dipendenti, indipendentemente dalla loro posizione, e supportino la produttività. Sebbene il 54% dei dipendenti ritenga di avere la dotazione tecnologica necessaria per lavorare da casa, c’è ancora una percentuale significativa che non lo pensa. Dotare i dipendenti degli strumenti adeguati per connettersi e collaborare, riporta Adnkronos, è una parte fondamentale di questo viaggio.