Trattamenti green, è boom per l’estetica bio

È un vero e proprio boom per i trattamenti di bellezza che utilizzano prodotti naturali. Tra colorazioni con pigmenti naturali e ingredienti biologici, e trattamenti cutanei a base di prodotti totalmente green, le prenotazioni segnano un +47% rispetto allo scorso anno. Scegliere questo tipo di trattamenti però non è sempre facile, soprattutto per il portafogli. Per l’estetica con prodotti 100% green, infatti, si deve mettere in conto in media una spesa del 12% più alta rispetto ai trattamenti di origine non organica. Almeno, secondo quanto rileva un’indagine dedicata alla consapevolezza green di Uala, il sito dedicato al mondo beauty.

Green non è sempre sinonimo di prezzi alti

L’attenzione al rispetto del pianeta investe molti settori e tra questi anche il beauty. “Ecco perché siamo disposti a spendere di più per prenotare un trattamento che riesca a renderci belli senza sensi di colpa verso l’ambiente – spiega Alessandro Bruzzi, ceo e co-fondatore di Uala -. Ma c’è una buona notizia: green non è sempre sinonimo di prezzi alti. Se spesso per i capelli bisogna mettere in conto cifre maggiori rispetto alla media, per il corpo, ad esclusione dalle categorie più costose dei trattamenti con prodotti di sintesi come acidi glicolici e mandelici e che sfruttano componenti naturali, la spesa può arrivare ad essere anche del 14% inferiore”.

I centri di bellezza rispettano l’ambiente?

Uala ha chiesto ai saloni presenti sul portale anche quale fosse il loro impegno nel rispettare l’ambiente. Solo poco più della metà (52%) dei saloni intervistati ha sostituito le mantelline usa e getta con quelle lavabili, e appena il 37% dei saloni predilige prodotti con confezioni in vetro e alluminio, più smaltibili rispetto alla plastica. Buone notizie invece per la raccolta differenziata: l’81% dei gestori di saloni beauty conferma di differenziare gli scarti, ed è alta anche l’attenzione verso l’energia, con il 56% che dichiara di aver fatto installare inverter e/o pompa di calore. Quasi 1 salone su 4 (24%), inoltre, ha a cuore il risparmio dell’acqua, con l’installazione di rubinetti termostatici, mentre 1 professionista su 3 (34%) ha ridotto l’impatto della propria attività utilizzando arredamento creato con materiali di riciclo. Appena il 7% dei saloni ammette però di non aver ancora adottato pratiche amiche dell’ambiente.

Quasi un salone su 5 dichiara di dotarsi esclusivamente di prodotti bio

Dall’indagine, riporta Adnkronos, emerge che quasi un salone su 5 (19%) dichiara di dotarsi esclusivamente di prodotti bio, mentre sommando i saloni che ne fanno uso in prevalenza, e quelli che ne utilizzano soltanto qualcuno, la percentuale sale all’81%.

Alto anche il numero di saloni che presta attenzione alla provenienza dei cosmetici, in particolare, al fatto che non vengano testati su animali (78%). L’attenzione per il rispetto degli animali, però, non si traduce sempre nell’acquisto di prodotti veg, dal momento che oltre un salone su 3 (36%) dichiara di non poter ancora vantare neanche un prodotto vegano tra quelli esposti.