Export lombardo, 35 miliardi nel secondo trimestre 2021

La variazione dell’export lombardo sul I° trimestre 2021 è +12,9% e l’incremento rispetto allo stesso trimestre del 2020 tocca +46,7%, valore eccezionale rispetto al confronto con il minimo registrato l’anno scorso. L’ incremento nelle attività delle imprese lombarde nel secondo trimestre ha dato nuovo slancio agli scambi con l’estero, e il valore delle esportazioni originate dalla Lombardia supera per la prima volta i 35 miliardi di euro. Crescono anche le importazioni, superando i 37 miliardi complessivi, con una riduzione del deficit commerciale a 2,7 miliardi di euro. Si tratta dei dati ricavati dal rapporto sul commercio estero della Lombardia nel secondo trimestre 2021 di Unioncamere Lombardia. Secondo il rapporto, rispetto al livello medio del 2019, l’export cresce del +9,9%, un dato che conferma l’accelerazione congiunturale e il netto superamento dei livelli pre-crisi.

I settori dell’export

Il comparto legato a metalli e loro produzioni traina la ripresa, e di questa performance beneficiano la maggior parte delle provincie lombarde. Anche gli apparecchi elettrici ed elettronici, la chimica, gomma-plastica e il comparto alimentare crescono significativamente, mentre si conferma il momento difficile per il tessile, pelli e accessori (-5,2%) e gli articoli farmaceutici (-1,3%) I dati vedono infatti una crescita a due cifre per le esportazioni di prodotti in metallo e metalli di base (+25,2%), sostanze e prodotti chimici (+17,7%), gomma e materie plastiche (+15,7%), prodotti alimentari (+15,2%) e computer, apparecchi elettrici ed elettronici (+13,9%). Più contenuto l’incremento registrato per i mezzi di trasporto (+8,8%), i macchinari e apparecchi vari (+5,3%) e l’aggregato degli altri prodotti (+3,7%), principalmente mobili e arredamento.

I mercati

Complessivamente l’andamento positivo viene confermato anche dal confronto con il livello pre-crisi, rispetto al quale si registra un incremento del 9,8% complessivo. Tutte le destinazioni registrano incrementi tendenziali consistenti, dal +36,7% dell’Unione Europea al +80,3% dell’America centro-meridionale. Considerando le singole aree si osservano alcune destinazioni che devono ancora completare la fase di recupero dei livelli pre-crisi, come Medio Oriente (-3,5%), Altri paesi africani (-5,8%) e Asia centrale (-12,0%).  Verso le restanti destinazioni la Lombardia riesce a incrementare il valore dell’export rispetto alla media 2019 grazie ai principali paesi di destinazione, tra cui Cina (+34,9%), Turchia (+25,7%), Regno Unito (+22%), Brasile (+16,3%), Germania (+13,4%) e Stati Uniti (+8,1%).

Le province

L’incremento tendenziale interessa tutte le provincie lombarde. Rispetto alla media 2019 crescono, fortemente trainati da metalli di base e prodotti in metallo, Mantova (+29%), Cremona (+22,6%) Brescia (+21,9%). Seguono Sondrio (+15,2%) Monza e Brianza (+14,5%) Lecco (+13%) e Bergamo (+12,9%) Meno intensa la crescita delle provincie di Lodi (+9,9%), Varese (+6,8%), Como (+3,7%) e Milano (+2,2%). Pavia invece non ha ancora recuperato il divario rispetto ai livelli pre-crisi (-7,4%).